Nel notiziario comunale interamente dedicato alla fusione (link) alcune pagine parlano di verde pubblico. Non essendoci molti dati ho cercato di capire le dimensioni dei due nuovi parchi che vengono promessi.

Ma facciamo prima un passo indietro: quant’è oggi il verde pubblico di Granarolo dell’Emilia?

Situazione attuale

Non è facile capirlo: sul sito del Comune c’è scritto 318.000 mq (link), nel rapporto spisa 340.000 mq (link – pag. 121 ) e in un documento presentato alla fiera di Padova per il premio “orti d’oro” c’è scritto 381.000 (link – pag. 8). Visto che stiamo parlando di fusione e visto che ci è costato 21.000 euro prendo per buono il dato del rapporto Spisa, quindi facciamo 340.000 mq.

Il primo parco promesso

Dovrebbe sorgere a Granarolo dell’Emilia, nell’area tra il campo sportivo e il cimitero (immagine 1, nel notiziario pag. 3 in fondo a destra) e, come si legge nel notiziario “sarà dedicato proprio a celebrare la fusione tra i due Comuni” (a pag. 4 in alto).

La dimensione

Veniamo alla dimensione. Non viene indicata da nessuna parte e in nessun documento per cui ho dovuto cercare di capirlo su Google Maps, che mette a disposizione uno strumento per misurare le superfici col quale se volete potete farlo anche voi. Lo possiamo vedere nell’immagine 2: la dimensione del primo parco promesso dovrebbe essere di circa 160.000 mq.

Il cerchio rosso

Il pezzo di terra dentro al cerchio rosso è quello diventato edificabile in cambio della ciclabile Granarolo-Viadagola. L’amministrazione comunale la inserì nel programma elettorale (link – Pag. 6).

Non solo non è stata realizzata ma i lavori non sono mai nemmeno iniziati. Su un notiziario comunale l’amministrazione dichiarò che i lavori sarebbero iniziati in maggio 2018: a oggi non c’è traccia di inizio lavori, potete vederlo con i vostri occhi percorrendo via Roma dal campo sportivo verso Viadagola.

Vediamo ora le dimensioni di alcuni dei principali parchi dei Comuni vicini a noi:

ComuneParcoDimensioneFonte dati
CastenasoParco della resistenza34.000 mqlink
BudrioParco Giovanni XXIII30.000 mqlink
Castel MaggioreParco Lirone50.000 mqlink
BolognaGiardini Margherita260.000 mqlink

 

Come sarà

Nel notiziario c’è anche scritto che ci saranno “un percorso vita attrezzato con aree dedicate allo sport e all’esercizio fisico”, “un percorso didattico-sensoriale lungo le aree dedicate alla coltivazione delle varie essenze quali alberi da frutta, erbe aromatiche”, “un ponte verde, simbolo dell’unione dei due territori. Qui due fontane collegate da un breve corso d’acqua conferiscono eleganza e monumentalità al parco, dando al tempo stesso occasione di gioco e benessere ai visitatori.” (a pag. 4, a sinistra della prima immagine).

Purtroppo non viene citato se i terreni sono già di proprietà del Comune o se saranno scambiati con concessioni edilizie o se saranno acquistati, e nel caso il costo. Non viene citato neanche quali saranno i costi di realizzazione dell’elegante e monumentale parco, e nemmeno quali saranno i costi di manutenzione annui.

Fortunatamente però nel notiziario c’è scritto che il progetto “è già in fase avanzata” (a pag. 4, in alto) quindi immagino che l’amministrazione comunale non avrà difficoltà a mostrarlo e a farci sapere i costi.

E immagino non avrà nemmeno difficoltà a farci sapere quali sono stati i costi fin qui sostenuti per il progetto che “è già in fase avanzata”, perché nel caso che il referendum fosse vinto dai “NO” sarebbe l’ennesimo caso di denari pubblici buttati via.

E naturalmente immagino non avrà difficoltà a mostrare tutte queste informazioni prima del prossimo 7 ottobre, affinché gli elettori possano avere le corrette informazioni per poter decidere consapevolmente il loro voto.

Il secondo parco promesso

Dovrebbe sorgere a Quarto Inferiore, il notiziario ci dice “quasi al confine con Marano” (a pag. 3 in alto) ed è vero, ma al confine ci sono dei campi e il centro di Marano è a circa 3 km (immagine 3).

Rimane comunque vero, del resto tutti sanno che la Chiesa di Viadagola è quasi al confine con Lovoleto. Ma per capire meglio dove dovrebbe essere, credo sia meglio dire tra via Antonio Gramsci e via Leonida Bertolazzi.

La dimensione

Riguardo alle dimensioni, sul notiziario ci viene detto che “Anche gli amici animali avranno vantaggi dalla fusione. E’ già pronto il progetto di una grande area (tra i 3.000 e i 5.000 metri quadrati) che sarà realizzata in via del Frullo e costituirà parte di un’area verde, collegata alla rete ciclabile, in cui si inserirà anche una nuova zona residenziale.”. (nel notiziario a pag. 4 in fondo).

Non so a voi, ma a me leggere in un notiziario comunale che il progetto è “già pronto”, nello stesso paragrafo vedere che la dimensione varia di più del 50% e vedere che viene usata una mappa che reca ancora la scritta via del Frullo quando adesso si chiama Via Leonida Bertolazzi, mi fa pensare a quanto possa essere accurato questo progetto “già pronto”.

O a quanto sia imprecisa la comunicazione che proviene da questa amministrazione comunale. 

Ma avrete di certo fatto caso che quelle dimensioni riguardano solo la “agility dog area” (scritto in Inglese, un altro segnale che a questa amministrazione comunale interessa più mettersi in mostra che far capire le cose ai cittadini over65) che “costituirà parte di un’area verde” di cui non vengono citate le dimensioni.

Ho misurato io ma purtroppo stavolta l’operazione è stata più complessa: come potete vedere nell’immagine 4 (pag. 4 del notiziario, immagine in basso) alla bozza del parco sono state sovrapposte due fotografie, una di un bel cagnolino e l’altra di un’area attrezzata ad uso dei cani e dei loro padroni (sì, io preferisco scriverlo in italiano).

Il bosco

Potete altresì vedere che quest’ultima è stata posizionata sopra a un pezzo di bosco. Non sapendo se questo bosco è stato inserito solo per accrescere con l’inganno l’importanza del progetto o se davvero sarà realizzato (chiunque può andare a vedere con i propri occhi: dove è stato disegnato questo bosco adesso ci sono dei campi coltivati), ho dovuto fare alcune sovrapposizioni di immagini con Google Maps, trasferirle in un programma sul mio computer e poi elaborarle.

Il risultato lo potete vedere nell’immagine 5: l’area verde sarebbe di 25.000 mq, la zona residenziale di 30.000 mq e il bosco 40.000 mq.

Bisogna però considerare che nell’immagine 4 si vede che la zona residenziale non sarà completamente edificata ma avrà una zona verde di circa il 50% la cui manutenzione, credo come tutte le altre (per esempio il comprensorio di via della Seta), passerà in carico al Comune.

In questo caso ci viene detto che il progetto “è già pronto” quindi immagino che l’amministrazione comunale non vorrà nascondercelo ma ci farà invece vedere quali sono i costi di realizzazione, se sarebbero a carico di chi edificherà la zona residenziale o se sarebbero da utilizzare gli eventuali incentivi statali e regionali, e quali sarebbero i costi di manutenzione annuali.

Infine, per toccare il cuore dell’elettore, l’amministrazione comunale ha pensato bene di inserire questa frase: “È poi in progettazione un cimitero per gli animali da compagnia. L’area in cui realizzarlo non è stata ancora identificata ma è intenzione delle attuali Amministrazioni creare un luogo nel nuovo Comune in cui i tanti proprietari di cani, gatti e altri animali da affezione possano ricordare in maniera consona i loro amici.”.

In caso si proceda a fusione le attuali amministrazioni non ci saranno più quindi come fanno oggi a fare questa dichiarazione di intenti? A me sembra la solita sparata propagandistica ma è solo la mia opinione, a voi giudicare.

Facciamo due conti

Il primo parco promesso: 160.000 mq + area verde del secondo parco promesso: 25.000 mq + 50% di verde dell’area residenziale: 15.000 mq. In attesa di eventuali informazioni da parte dell’amministrazione comunale trovo giusto tralasciare il bosco (che sarebbero altri 40.000 mq).

Totale =  200.000 mq.

In attesa che l’amministrazione comunale ci fornisca le informazioni sui costi, ho provato a cercarli. Riguardo alla costruzione di un parco non ho trovato nulla di confrontabile: i parchi sono troppo diversi tra loro, sia in numero di alberi e piante che in attrezzature, per non parlare di fontane e corsi d’acqua. Riguardo ai costi di manutenzione, ho cercato nel bilancio del Comune ma è difficile capirci qualcosa.

Allora ho chiesto a un consigliere comunale di opposizione che ha chiesto all’ufficio tecnico e ha ottenuto la seguente risposta: nell’anno 2017 il Comune per il verde ha speso 416.000 euro. Nelle immagini, l’evidenziazione è stata fatta dall’ufficio tecnico.

Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

Possiamo quindi fare una proporzione per capire quanto aumenterebbero le spese per il verde:

340.000 : 416.000 = 200.000 : X.  

Il risultato è 244.000 euro in più all’anno rispetto alle attuali spese per il verde.

Credo che questi 244.000 euro siano una stima molto bassa in quanto nei due progetti megalomani sono previste fontane corsi d’acqua e ponti, attrezzi per persone e per animali, alberi da frutto e tante altre belle cose che potete leggere sul notiziario, ma che hanno dei costi di manutenzione molto alti. Basti pensare che nel comprensorio di via della Seta erano state installate alcune fontane (a memoria 8) ma dopo poco tempo sono state chiuse, probabilmente per costi di manutenzione troppo alti.

Conclusioni

Il verde pubblico è un argomento che piace alla maggioranza delle persone e promettere di creare dei parchi attira sempre molti consensi.

Ma i parchi costano, e dopo la loro realizzazione bisogna tagliare l’erba, potare gli alberi, affrontare spese straordinarie dovute al maltempo, e tante altre cose. I tanti messaggi di richiesta intervento che arrivano sui vari gruppi facebook indicano che già oggi l’amministrazione comunale è in affanno con la manutenzione del verde. Aggiungere 200.000 mq di verde – e per la sola Granarolo dell’Emilia – porterà a un forte aumento dei costi che rimarrebbero anche dopo i famosi 10 anni di possibili – ma non sicuri – contributi statali e regionali.

Un progetto che è stato presentato con mappe vecchie, con nomi di strade sbagliati, con immagini ingannevoli, con un parco definito celebrativo e monumentale, grande sei volte l’attuale parco più grande di Castenaso, ma senza indicare nemmeno un costo.

Oltre questo, la realizzazione di questi parchi utilizzerebbe una bella fetta dei potenziali contributi e la manutenzione annuale ne porterebbe via almeno altri 244.000 euro all’anno, probabilmente molti di più.

Ma gli abitanti di Castenaso lo sanno? Nel loro territorio sono previsti progetti per il verde?

Infine, l’amministrazione comunale ha dichiarato che un progetto è già pronto e l’altro è già in fase avanzata. A questo punto credo sarebbe loro dovere mostrare alla cittadinanza i progetti e i relativi costi.

Altrimenti è la solita propaganda elettorale fatta di tante parole e tanti video.

Ma di nessuna sostanza.